Alti livelli di colesterolo non producono sintomi diretti: molte persone ignorano infatti di soffrire di dislipidemia o ipercolesterolemia. Il colesterolo totale, LDL e HDL può essere facilmente misurato con un semplice esame del sangue e deve essere tenuto costantemente sotto controllo. Mentre sono auspicabili livelli bassi di colesterolo totale e di colesterolo LDL, sono desiderabili livelli alti di colesterolo HDL. I valori sono stati associati a gradi differenti di rischio cardiovascolare.
Valori normali o patologici di colesterolemia e rischio cardiovascolare
Le LDL sono note nel linguaggio comune come “colesterolo cattivo”: quando sono presenti in quantità eccessiva, infatti, tendono a depositarsi sulla parete delle arterie, provocandone ispessimento e indurimento progressivi. Questo processo, chiamato aterosclerosi, può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche (o ateromi) che ostacolano il flusso sanguigno, o addirittura lo bloccano del tutto. Quando il cuore non riceve abbastanza sangue ricco di ossigeno, si può sviluppare l’angina pectoris, una condizione caratterizzata da dolore al torace, alle spalle, al braccio sinistro o alla mandibola, a riposo o solitamente in concomitanza di uno sforzo o di uno stress. Inoltre, le placche possono staccarsi e formare un trombo, che può indurre un improvviso arresto del flusso sanguigno. A seconda di dove è localizzata, l’ostruzione di un vaso può provocare infarto del miocardio (a livello cardiaco), ictus (a livello cerebrale) o claudicatio intermittens (a livello degli arti inferiori).
Per conoscere il tuo ‘colesterolo cattivo’ calcola qui il tuo colesterolo LDL.